I Lanzichenecchi nelle terre dei Lodron

teatro santa Croce al Conventino

28/09/2024

Sommario

I LANZICHENECCHI NELLE TERRE DEI LODRON.. 1

Introduzione. 1

Programma. 2

Presentazione della traduzione del libro “Anna Lodron” 2

Spettacolo rievocativo 4 Fiorini 3

 

 

L’Associazione culturale Lebrac si propone di organizzare un evento storico-culturale nei giorni 27/28 e 29 settembre 2024 per riprendere il progetto della festa organizzata a Lodrone nel 2015 che ebbe un grande riscontro sociale.

 

Introduzione

Tutta la manifestazione ruota attorno ai fatti storici che si sono svolti nelle Giudicarie circa 500 anni fa quando i Lanzichenecchi, temibili soldati mercenari al soldo di Jorge Frundsberg di Mindelheim, impresario di guerra del grande imperatore della casa d’Asburgo Carlo V, si sono calati nella nostra valle nel novembre del 1526.

 

Le nostre terre furono ospiti dei conti Lodron, i quali furono ammirati dalle popolazioni locali per il loro portamento, il loro vestiario e la loro prestanza. Fra i conti Lodron ed il Frundsberg si era stabilito uno stretto rapporto di parentela ed amicizia: il Frundsberg sposa in seconda moglie la contessa Anna Lodron ed il fratello di lei, Ludovico, che aveva scelto il mestiere delle armi, era suo luogotenente e uomo di fiducia.

 

Dopo tre giorni di accampamento nella piana di Lodrone, i 12.000 uomini partirono scavalcando le truppe nemiche appostate alla Rocca d’Anfo, attraverso il sentiero che, passando vicino al castello di San Giovanni, porta in Valvestino. Scesero dapprima verso Milano, poi deviarono su Roma portando morte, distruzione e saccheggi nelle terre italiche e, con un’impresa eccezionale, a maggio del 1527, conquistarono Roma e assediarono l’Urbe per sei mesi, confinando a Castel sant’Angelo Papa Clemente VII, costringendolo alla firma della resa.

 

A Mindelheim, città natale di Jorge Frundsberg, marito di Anna Lodron, ogni tre anni si svolge una festa per celebrare le imprese del condottiero e dal 2009 l’Associazione culturale Lebrac di Storo è ospitata e invitata dal comitato del Frundsbergfestring e dalla città di Mindelheim

È nostra consuetudine ricambiare questa bellissima ospitalità organizzando una festa nei luoghi storici dei conti Lodron nel comune di Storo e come abbiamo fatto otto anni fa, è nostra intenzione coinvolgere nell’impresa gli abitanti e le associazioni di Lodrone per la riuscita di questa manifestazione.

 

 

Programma

La manifestazione avrà inizio alle ore 21:00 di Venerdi 27, quando verrà presentata la traduzione italiana del libro “Anna Lodron” dello storico tedesco Reinhard Baumann professore presso l’Università di Monaco di Baviera curata dal compianto Prof. Gianni Poletti nel teatro Santa Croce di Lodrone nel palazzo del Conventino.

 

Lo storico Reinhard Baumann è considerato a livello europeo il più importante esperto del periodo rinascimentale e in particolare sugli usi e costumi dei Lanzichenecchi, protagonisti della storia delle nostre valli.

 

Sarà presente la delegazione tedesca composta tra gli altri dallo stesso Reinhard Baumann, il presidente del comitato della Frundsbergfestring Norbert Sliwockyj, l’ex presidente Herrmann Schuster, Anna Lodron e Georg Frundsberg, a suggellare la profonda amicizia che ci lega dalla nostra nascita nel 2009 e che lega la citta di Mindelheim a Lodrone.

 

Sarà presente anche il nostro storico l’arch. Roberto Codroico che insieme a Gianni Poletti e Basilio Mosca ha dato inizio alla nascita dell’associazione Lebrac.

 

Sabato 28 Settembre alle 21 verrà proposto lo spettacolo teatrale rievocativo “4 Fiorini” organizzato dalla Associazione culturale Lebrac, che ha riscosso grande successo in varie manifestazioni rievocative in giro per il Trentino.

 

Il nostro intento è quello di continuare la manifestazione coinvolgendo il più possibile la popolazione di Lodrone, del comune di Storo e tutte le Associazioni partecipanti.

 

Nella mattina di domenica, sarà organizzata una messa in costume storico.

 

Presentazione della traduzione del libro “Anna Lodron”

L’edizione italiana del libro, già stampato lo scorso 2022, oltre ad essere un testo estremamente interessate scritto da Reinhard Baumann,il massimo storico bavaresi, è uno degli ultimi lavori di Gianni Poletti che ne ha curato la traduzione. Anna Lodron è diventata in questi ultimi anni simbolo del nostro rapporto con la città di Mindelheim e la Baviera ed è stato per merito degli amici tedeschi e dal lavoro di gruppo e studio dei Lodron del centro Studi Judicaria in collaborazione con l Associazione Il Chiese ( Gianni Poletti, Franca Barbacovi, Roberto Codroico e Basilio Mosca )che l’ abbiamo scoperta e collocata al suo posto anche nell’ambito della storia delle Giudicarie. Tramite la biografia di Anna Lodron è stato possibile indagare il difficile periodo storico della “rivolta dei contadini” e della “ Controriforma”

Risulta pertanto, quanto mai utile e doveroso, che il libro su Anna Lodron sia presentato con il dovuto rilievo.

 

Spettacolo rievocativo 4 Fiorini

Lo spettacolo rievocativo, da noi creato sulla base di documenti e di ricerche storiche, racconta della vita dei lanzichenecchi, dei motivi che spingevano la povera gente a intraprendere il mestiere delle armi, delle difficoltà, delle speranze e dei fallimenti incontrati, richiamando l’attenzione sulla crudeltà e l’inutilità della guerra, che porta solo morte e distruzione per entrambe gli schieramenti in campo. Nell’Europa del 1500, secolo di grande violenza e ricchezza, la guerra era diventata un vero e proprio affare per chi voleva acquisire prestigio, titoli nobiliari e relativi privilegi. Quando un “signore della guerra”, come il re di Francia o l’imperatore, aveva bisogno di soldati, affidava l’incarico dell’arruolamento ad un imprenditore, il quale riceveva l’autorizzazione di assoldare truppe in suo nome. La paga base per ogni lanzichenecco era di quattro fiorini al mese, pari al doppio di un lavorante agricolo. All’atto del reclutamento il lanzichenecco si recava alla località di raccolta e prestava il giuramento. Al seguito dell’esercito ed inquadrato a sua volta, c’era il reparto delle salmerie composto da una massa eterogenea di umanità: artigiani, mercanti, vagabondi tuttofare, prostitute, donne di truppa e famiglie intere che seguivano i propri capifamiglia in guerra. I soldati lanzichenecchi erano in maggioranza contadini, spinti dalla fame e dalla disperazione, ma c’erano anche rappresentanti della borghesia e della piccola nobiltà che si arruolano soprattutto per sete di avventura o di facile guadagno: per tutti, la chimera era la ricchezza ma per pochissimi il sogno si realizzerà e spesso chi si imbarcava in questa avventura non tornava a casa.

 

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