
Il cuore dei Lanzi Lodron, qui si svolgono le attività, si cucina, si mangia, ci si prepara alle battaglie e se ne curano i feriti, all’ombra del grande velario i giochi a dadi tra i soldati ma anche laboratori per i visitatori piu piccoli mentre le donne cuciono o preparano la cena. Tre tende, un velario di dieci metri per sei, le cucine da campo, le rastrelliere per le lance o le alabarde, i fuochi, le armature e gli artigiani come il calzolaio o il venditore di spezie.
Il tiro con l’ascia
In un angolo, ben protetta da paglia e fieno una grande tavola di legno rotonda messa in verticale fa da bersaglio in uno dei giochi più ambiti, il lancio con l’ascia. Tre piccole asce forgiate a mano e prodotte in Germania con le quali i guerrieri passano i pomeriggi a sfidarsi.


La tenda del Conte Ludovico
Una Merlino bianca e rossa come i colori della casata Lodron ospita il Conte e il suo seguito con le guardie a proteggere il denaro destinato ai soldati, pronti ad intervenire se qualche povero contadino disperato cerca di appropriarsene e sempre pronti a dare la vita per pochi fiorini al mese.
La gogna
Strumento di vergogna per esporre agli scherni della popolazione i banditi catturati o per trasportare i prigionieri da un luogo all’altro.


I guerrieri Lanzi
Contadini mercenari arruolati per soldo nelle truppe del nobile di turno addestrati all’uso della picca, della spada corta e pronti ad affrontare il nemico in ogni momento della loro breve vita. Con i loro costumi variopinti e sempre diversi, armature o parte di esse, coltelli piume e colori rendono i lanzichenecchi unici nella loro diversità.
I fucilieri
Armati di archibugi erano tra quelli che venivano pagati doppio soldo rispetto ai fanti, nelle battaglie erano i primi a far fronte al nemico e su varie file si alternavano prima alla carica del fucile nelle seconde file poi allo sparo in prima fila.


Le donne e le salmerie
Svolgono il ruolo delle salmerie, seguono in altre parole le truppe prestando i servizi essenziali al sostentamento, in battaglia raccolgono i feriti e portano da bere ai soldati mentre la sera nei momenti di calma rallegrano l’accampamento con danze popolane e balli.
I musici
Di anno in anno in continuo miglioramento 2 cornamuse e due bombarde fatte a mano fedeli riproduzioni di strumenti dell’epoco accompagnano le donne nelle loro danze e i cortei storici o i trasferimenti delle truppe da un campo all’altro con decine di melodie tardo-medievali.


I tamburi
Da quattro a otto elementi in costante aumento muniti di tamburi dipinti a mano propongono uno spettacolo nello spettacolo oltre che accompagnare in simbiosi con i musici le varie fasi dell’arruolamento, della battaglia, dei cortei e della vita di accampamento.